Come rivelavamo qualche settimana fa, a proposito della transfuga signora Maionchi, X-Factor era destinato a chiudere definitivamente i battenti.Questa settimana, mentre dalla copertina di TvSorrisi & Canzoni, la signora annuncia i motivi che l'han portata a cambiare reality canoro ( "come discografica non contavo nulla"), è arrivata la conferma «Non ci sarà una quinta stagione», ha detto il direttore di Raidue, Massimo Liofredi, a DavideMaggio.it.
Quando la Comunicazione balbetta...
OcchioxDente
lunedì 17 gennaio 2011
giovedì 16 dicembre 2010
martedì 7 dicembre 2010
giovedì 2 dicembre 2010
L'incognita X FACTOR
Mara Maionchi, personaggio tv dell'ultim'ora, e discografica ( e talent scout) di vecchia data, ha annunciato di lasciare la versione italiana di X-factor, il noto reality per talenti canori.Si traferirà, armi, bagagli e carisma ad Amici, il diretto concorrente di Factor.E' davvero una sorpresa? Non esattamente. Gira voce infatti ,e noi di OcchioXdente ve la riportiamo in anteprima, che X-factor non si farà più, certamente non nella nuova stagione televisiva.
martedì 30 novembre 2010
Vox Populi - L'omosessualità di Mr Machoman
Riceviamo e pubblichiamo, come da sua richiesta, la mail di un nostro lettore che si firma Andrea R.
" Salve amici di occhioxdente,
ho letto qualche settimana fa il vostro commento all'outing di Tiziano Ferro, e trovandomi totalmente d'accordo con esso ( tra l'altro trovo che il suo libro di recente pubblicato sia un cumulo di banali sciocchezze ad uso e consumo di un pubblico ormai assuefatto ai reality shows e alle rivelazioni in salsa commerciale), vi scrivo per sottoporre all'attenzione vostra e dei vostri lettori una piccola lettera semi-aperta ad alcuni personaggi dello spettacolo che celano la loro omosessualità, e che spero vogliate pubblicare. Lascio a voi indovinare i nomi, ma vi assicuro che il mio fine non è fare del becero gossip.
All'attore italiano sex-symbol per eccellenza del nostro cinema, che fa acquistare in un noto negozio di giocattoli,nei pressi di piazza Navona a Roma, un peluche per sua moglie ed uno uguale per il suo amichetto,
All'attore di fiction tv di gran successo, che fa una corte da filo da torcere ad un barman campano,
Al famoso cantante,sposato e divorziato, già oggetto di gossip per le sue frequentazioni ai Fori Imperiali di Roma, quando era uno sconosciuto, che nega la sua omosessualità, mentre la sua storia d'amore con un biondo e giovanissimo modello efebico non era segreto per nessuno
All'altro cantante che forse per via dei troppi caffè, tacchina giovani biondi in discoteca,
Al maschio virile che seppure naufragato su qualche Isola,riesce a trovare il tempo per iscriversi ai siti di incontri gay
Ai palestrati della tv che si ritrovano lascivi e seminudi ai bordi delle piscine dei produttori e degli agenti,
Ai direttori di rete, che immolano finte fidanzate diverse ad ogni Festival di Sanremo, imponendo l'amante maschio in video, facendogli condurre trashissimi talk shows,
a tutti voi e anche ad altri, io chiedo, da omosessuale sano e sereno, perchè prendete in giro un pubblico che vede in voi , spesso dei modelli da seguire o degli amici quasi di famiglia? so bene che il nostro è un paese dove rivelare la propria omosessualità è un career risk, ma lo è molto meno di ciò che si pensi..non è che , vagamente e per caso , siete proprio voi i primi ad alimentare questa cultura? Vi sentite in pace con voi stessi quando affermate < ho tanti amici così >? così come? come voi? Io penso che la vostra sia solo arroganza, perchè pensate che forse tocchi solo ad un attore , bravo, ma non particolarmente bello, come Leo Gullotta per esempio, rivelare di essere gay, e non a voi divinità del sesso ? Una carriera è vacillante quando è costruita tacitamente proprio sulla menzogna,quando le sue fondamenta sono costituite dall'avvenenza in assenza di vera bravura. Siamo stufi...
Andrea R - Bologna "
domenica 28 novembre 2010
mercoledì 24 novembre 2010
Luca Rustici: Innamorato della Musica - Intervista all'autore più Hot del momento
Eravamo poeti, Santi e navigatori. Poi, svanita la santità, siamo diventati cantanti. La verità, e stavolta senza stereotipi, ironie e sarcasmi, è che noi Italiani siamo un popolo di musicisti.
Alzi la mano chi non ha avuto un figlio, un fratello, un amico che non abbia suonato, almeno in un periodo della sua vita. L'italia brulica di musicisti, spesso capaci, in alcuni casi talentuosi e disciplinati, sempre comunque appassionati, che valgono molto più del cantante o della cantante di turno con cui (quando gli va bene) si esibiscono su un palcoscenico.
Luca Rustici è uno di quelli che ce l'ha fatta, conservando, da buon napoletano, la semplicità e la simpatia che lo accompagnano nella carriera da più di un ventennio. Fratello di Danilo e di Corrado (musicista e poi produttore per Baglioni, De Gregori, Zucchero...), ha inanellato una serie di collaborazioni (Mina, Bertè, Gigi D'Alessio, la Nannini, Noa, Noemi, Negramaro, Bocelli, Ivana Spagna, Audio2...) che lo rendono oggi uno dei professionisti più ricercati nel mondo discografico del Belpaese.
Abbiamo intervistato Luca alla vigilia di una partenza per Sanremo (aria di festival?...).
Luca, il Suo primo album “A FLOWER INTO THE POWER” è uscito solo nel 2010. Forse Luca Rustici, come tutti i grandi musicisti, ha dovuto vincere molti ripensamenti e timori prima di pubblicarlo?
L'album è stato registrato nel 1999, ci ho messo tanto a pubblicarlo non a causa di timori e perplessità quanto più per una sorta di gelosia della mia musica. La leggevo come una cosa molto intima. Ma poi ho deciso di "rimetterlo a nuovo" e pubblicarlo per condividere questo mio lavoro fatto con tanto amore.
Il fiore e il potere del titolo, sono un suggerimento a ritrovare l'armonia e ad impiegarla in tutte le cose che facciamo, ma potrebbero sembrare anche una critica al sistema discografico e musicale. Che ne pensa?
Be' , è evidente a tutti che il mercato discografico attualmente sta attraversando un periodo molto difficile, da cui spero esca presto. Le cose, soprattutto la musica, vanno fatte con e per amore, e non per altro.
"Luv" è carica ed appassionata come un torrido amplesso in musica, "Six/Four" ha echi jazz , "New Life" è come una sinfonia a tratti etnica... insomma una musica di respiro internazionale. Ci sono state influenze musicali nel Suo modo di comporre? Quali sono i Suoi referenti o semplicemente i Suoi musicisti ed autori preferiti?
Allora, il disco è pieno di influenze e di cose che ho imparato in 27 anni di carriera lavorando con tantissimi artisti Internazionali, sopra tutti come chitarrista ritengo che Allan Holdsworth sia un extraterrestre, come compositore Ennio Morricone, ma anche Brian Eno come produttore. Devo dire che di cose belle in giro ce ne sono, ma anche tantissime inutili e orrende.
Ci parla di "A night in Sellia"? Ha a che fare con Sellia in provincia di Catanzaro gemellata con l'omonima Sellia in Creta?
Sì, è stata scritta proprio lì, in una calda notte d'estate, ed è il brano piu giovane di tutti.
Quando riascolta le canzoni da Lei composte, si accorge di avere una preferenza tra il cantato in lingua italiana e quello in lingua straniera?
L'inglese ha una musicalità straordinaria, inutile negarlo. Però quando una canzone è scritta bene e con un testo in italiano efficace... non c'è inglese che tenga!
Nel 2004 ha fondato la L'n'R Productions: ritiene che un musicista affronti con maggior sensibilità il lavoro di produttore?
E' ovvio. La mia è stata una scelta perfettamente consequenziale alla mia carriera di musicista e di innamorato della musica.
In una carriera già così intensa di collaborazioni e incontri con altri artisti, gli aneddoti, i momenti felici e le incazzature saranno stati tanti. Si ricorda qualche episodio in particolare?
Ho lavorato con tantissimi artisti. Ognuno con le proprie specifiche caratteristiche. A partire dagli albori nella mia città ad oggi, a Milano. Artisti affermati e giovani, alcuni di grande talento, tutti hanno lasciato in me qualcosa.
Lei lavora anche con i giovani dei talent show: che differenze ha riscontrato, tecnicamente e umanamente, tra le aspiranti star e i cantanti già affermati?
Che i primi hanno tutto da imparare e i più intelligenti ne sono consapevoli. I secondi hanno già una loro precisa personalità professionale, e il mio compito, in quel caso, è solo quello di cercare di far venire fuori il meglio in quella precisa situazione. Per il resto tutti, ma proprio tutti, abbiamo sempre bisogno di imparare.
Ci sarebbe posto per un talent di soli musicisti al giorno d'oggi, secondo Lei?
Forse avrebbe un po' meno pubblico, sarebbe più "di settore", ma sarebbe bello, certo.
Sappiamo che ha appena lavorato con la Strambelli (Patty Pravo): può anticiparci qualcosa?
Insieme ad Ania e Philippe Leon abbiamo scritto questo brano, di grande impatto, a mio parere, e la Pravo lo interpreterà dandogli il suo grande apporto, nel suo prossimo album.
E oltre la Pravo? Lei ha fama di non fermarsi mai...
Per me è una grande onore. Come con Mina, ed altri grandi artisti, anche questa è una gran bella soddisfazione, in veste di autore. Ci si dà da fare, mai fermarsi altrimenti... sono guai!
And now... Luca ha un sassolino nella scarpa che vorrebbe togliersi?
Molti. Ma lascio parlare i fatti, non sempre c'è bisogno di parlare ;-)
Alzi la mano chi non ha avuto un figlio, un fratello, un amico che non abbia suonato, almeno in un periodo della sua vita. L'italia brulica di musicisti, spesso capaci, in alcuni casi talentuosi e disciplinati, sempre comunque appassionati, che valgono molto più del cantante o della cantante di turno con cui (quando gli va bene) si esibiscono su un palcoscenico.
Luca Rustici è uno di quelli che ce l'ha fatta, conservando, da buon napoletano, la semplicità e la simpatia che lo accompagnano nella carriera da più di un ventennio. Fratello di Danilo e di Corrado (musicista e poi produttore per Baglioni, De Gregori, Zucchero...), ha inanellato una serie di collaborazioni (Mina, Bertè, Gigi D'Alessio, la Nannini, Noa, Noemi, Negramaro, Bocelli, Ivana Spagna, Audio2...) che lo rendono oggi uno dei professionisti più ricercati nel mondo discografico del Belpaese.
Abbiamo intervistato Luca alla vigilia di una partenza per Sanremo (aria di festival?...).
Luca, il Suo primo album “A FLOWER INTO THE POWER” è uscito solo nel 2010. Forse Luca Rustici, come tutti i grandi musicisti, ha dovuto vincere molti ripensamenti e timori prima di pubblicarlo?
L'album è stato registrato nel 1999, ci ho messo tanto a pubblicarlo non a causa di timori e perplessità quanto più per una sorta di gelosia della mia musica. La leggevo come una cosa molto intima. Ma poi ho deciso di "rimetterlo a nuovo" e pubblicarlo per condividere questo mio lavoro fatto con tanto amore.
Il fiore e il potere del titolo, sono un suggerimento a ritrovare l'armonia e ad impiegarla in tutte le cose che facciamo, ma potrebbero sembrare anche una critica al sistema discografico e musicale. Che ne pensa?
Be' , è evidente a tutti che il mercato discografico attualmente sta attraversando un periodo molto difficile, da cui spero esca presto. Le cose, soprattutto la musica, vanno fatte con e per amore, e non per altro.
"Luv" è carica ed appassionata come un torrido amplesso in musica, "Six/Four" ha echi jazz , "New Life" è come una sinfonia a tratti etnica... insomma una musica di respiro internazionale. Ci sono state influenze musicali nel Suo modo di comporre? Quali sono i Suoi referenti o semplicemente i Suoi musicisti ed autori preferiti?
Allora, il disco è pieno di influenze e di cose che ho imparato in 27 anni di carriera lavorando con tantissimi artisti Internazionali, sopra tutti come chitarrista ritengo che Allan Holdsworth sia un extraterrestre, come compositore Ennio Morricone, ma anche Brian Eno come produttore. Devo dire che di cose belle in giro ce ne sono, ma anche tantissime inutili e orrende.
Ci parla di "A night in Sellia"? Ha a che fare con Sellia in provincia di Catanzaro gemellata con l'omonima Sellia in Creta?
Sì, è stata scritta proprio lì, in una calda notte d'estate, ed è il brano piu giovane di tutti.
Quando riascolta le canzoni da Lei composte, si accorge di avere una preferenza tra il cantato in lingua italiana e quello in lingua straniera?
L'inglese ha una musicalità straordinaria, inutile negarlo. Però quando una canzone è scritta bene e con un testo in italiano efficace... non c'è inglese che tenga!
Nel 2004 ha fondato la L'n'R Productions: ritiene che un musicista affronti con maggior sensibilità il lavoro di produttore?
E' ovvio. La mia è stata una scelta perfettamente consequenziale alla mia carriera di musicista e di innamorato della musica.
In una carriera già così intensa di collaborazioni e incontri con altri artisti, gli aneddoti, i momenti felici e le incazzature saranno stati tanti. Si ricorda qualche episodio in particolare?
Ho lavorato con tantissimi artisti. Ognuno con le proprie specifiche caratteristiche. A partire dagli albori nella mia città ad oggi, a Milano. Artisti affermati e giovani, alcuni di grande talento, tutti hanno lasciato in me qualcosa.
Lei lavora anche con i giovani dei talent show: che differenze ha riscontrato, tecnicamente e umanamente, tra le aspiranti star e i cantanti già affermati?
Che i primi hanno tutto da imparare e i più intelligenti ne sono consapevoli. I secondi hanno già una loro precisa personalità professionale, e il mio compito, in quel caso, è solo quello di cercare di far venire fuori il meglio in quella precisa situazione. Per il resto tutti, ma proprio tutti, abbiamo sempre bisogno di imparare.
Ci sarebbe posto per un talent di soli musicisti al giorno d'oggi, secondo Lei?
Forse avrebbe un po' meno pubblico, sarebbe più "di settore", ma sarebbe bello, certo.
Sappiamo che ha appena lavorato con la Strambelli (Patty Pravo): può anticiparci qualcosa?
Insieme ad Ania e Philippe Leon abbiamo scritto questo brano, di grande impatto, a mio parere, e la Pravo lo interpreterà dandogli il suo grande apporto, nel suo prossimo album.
E oltre la Pravo? Lei ha fama di non fermarsi mai...
Per me è una grande onore. Come con Mina, ed altri grandi artisti, anche questa è una gran bella soddisfazione, in veste di autore. Ci si dà da fare, mai fermarsi altrimenti... sono guai!
And now... Luca ha un sassolino nella scarpa che vorrebbe togliersi?
Molti. Ma lascio parlare i fatti, non sempre c'è bisogno di parlare ;-)
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